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La Finlandia mese per mese. Alla scoperta di tradizioni, ricorrenze e racconti popolari attraverso il calendario finlandese.
Settembre, Syyskuu, il mese…
- dell’autunno (da syksy=autunno, kuu=mese). Nella Finlandia agricola, settembre era il momento dell’aratura autunnale e della raccolta delle piante da radice. Era giunta l’ora di prepararsi all’inverno: i lavori si spostavano all’interno del cortile e delle mura domestiche, e il bestiame veniva rimesso nella stalla fino a primavera. I temporali settembrini erano considerati segno di un buon raccolto e di neve abbondante, mentre i rovesci a fine mese erano sinonimo di un autunno mite e un inverno tardo. Visto che per i finlandesi di un tempo la Via Lattea rappresentava le stagioni, se a est era offuscata significava un inizio inverno nevoso ma mite, e se era limpida, un inverno freddo e poco nevoso.
Forse una delle stagioni migliori per il trekking: non è più troppo caldo e le zanzare si sono date una calmata, la temperatura permette ancora di dormire all’aperto (ben attrezzati) e l’arrivo del buio aumenta le possibilità di avvistare l’aurora boreale, le notti allungano ma c’è ancora abbastanza luce per coprire diversi km al giorno e godere degli splendidi colori autunnali. E tra una tappa e l’altra potete fermarvi a raccogliere mirtilli rossi, ossicocchi e funghi freschi.
11.9. Silmänkirkastusjuhlat
Un tempo l’11 settembre era la vigilia dell’equinozio d’autunno; nelle botteghe e nelle officine cittadine si riaccendeva la luce per la prima volta dopo il luminoso periodo estivo. A fine giornata, il datore di lavoro offriva a tutti qualcosa per “schiarirsi gli occhi”, ossia un bicchierino di acquavite.
21.9. Syys-Matti
Matti autunnale, “fratello” di Matti primaverile (24.2.) perché primavera e autunno sono due facce della stessa medaglia.
Matti autunnale era chiamato anche
- Rapa-Matti, Matti-Fango, perché dopo i temporali settembrini, le strade erano spesso in cattive condizioni
- Mukula-Matti, Matti-Tubero/ Hauta-Matti, Matti-Fossa/Nauris-Matti, Matti-Rapa, perché era il momento giusto per raccogliere mele, rape e patate
Secondo il detto, gli orsi vanno in letargo da Matti (24.9.) a Matti (24.2.), così come i serpenti escono a Matti (24.9.) e se ne tornano nelle tane a Matti (24.2.). Matti prendeva pure la pietra fredda gettata da Jaakko nel lago, e la portava nei fiumi, rendendo l’acqua gelida. A Syys-Matti si macellavano le bestie e le donne iniziano i lavoretti artigianali invernali.
22.9-23.9. Syyspäiväntasaus
Equinozio d’autunno, quando notte e giorno tornano ad avere la stessa durata. Nel vecchio calendario giuliano, l’equinozio d’autunno era segnato al 12.9. Secondo le antiche credenze, se per l’equinozio
- c’è l’aurora boreale, avremo notti molto fredde
- canta il picchio, sarà un inverno soleggiato
- c’è una tempesta, il raccolto sarà buono e l’inverno nevoso
Ma la credenza più strana è quella secondo cui 2 ore prima e 2 ore dopo l’equinozio sarebbe possibile mettere in equilibrio un uovo sopra una tavola di legno, dalla parte della punta.
29.9. Mikon päivä
“A San Michele l’inverno è alle porte, così come l’estate il primo maggio”. Nella Finlandia agricola, San Michele era una sorta di spartiacque tra estate e inverno; segnava la fine del raccolto (“Mikkeli svuota i campi”) e l’inizio delle attività al chiuso.
Nel Savo meridionale, questo giorno era chiamato anche pässinpäivä (giorno della capra) perché sanciva la fine del pascolo; le bestie venivano rimesse nella stalla il 28.9., prima del tramonto. Il rituale era eseguito in solenne silenzio. Si facevano piccoli sacrifici agli spiriti guardiani (haltijat) e la padrona di casa faceva degli incantesimi di protezione. Nella Finlandia orientale si sacrificava una pecora per garantirsi il benessere del bestiame; sangue e organi venivano portati ai piedi dell’albero sacro sui cui rami veniva posta la testa. Un po’ della zuppa fatta con l’animale macellato, veniva lasciata nella stalla.
L’equivalente di Mikon päivä nella Carelia del Mar Bianco e di confine era Pokrova (1.10.).
Una volta chiuse le porte della stalla, la stagione del lavoro nei campi era ufficialmente finita: pastori e domestici si riunivano per fare festa e approfittavano della settimana libera (runtuviikko) per divertirsi, sposarsi e cercare lavoro altrove.
A San Michele, le fanciulle indossavano una cintura con un fodero vuoto e andavano in chiesa. Il pretendente metteva il suo coltello nel fodero della fanciulla amata e aspettava il verdetto: se quando andava a trovare la ragazza il coltello era sopra alla porta di casa, gli era andata male, ma se era appeso al muro, allora bisognava iiziare a preparare le nozze.
Fonti e approfondimenti:
- Turun Sanomat. Mistä tulevat kuukausien suomenkieliset nimet?
- SKS. Juhlakalenteri
- Taivaannaula. Vuodenkierto, Syyskuu, Syys-Matti, Mikon päivä
- Tunturisusi. Syyskuu
- YLE. Seisooko muna syyspäivänä?
Foto © Giulia Santelli